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Italia Sì 2018: la recensione di Tv Italiana

Ecco la recensione della prima puntata di Italia Sì: il nuovo people show di Marco Liorni.

sabato 15 settembre 2018

/ by Tv Italiana

È partito questo sabato 15 settembre 2018 un nuovo programma tv ideato e condotto da Marco Liorni: Italia Sì. Uno show che, come già spiegato in precedenza, porta in tv il ben più celebre Speakers’ Corner londinese di Hyde Park dove qualunque passante può salirci e approfittarne per urlare al mondo chi è, le sue emozioni, i suoi problemi, curiosità o fare spettacolo. Ma il bravo conduttore romano sarà riuscito a trasportare lo stesso clima che si vive nella capitale inglese negli studi di Rai Uno? Spoiler: no.

Partiamo dal presupposto che di base l’idea portata in tv con Italia Sì da Marco Liorni non è malvagia: inaugurare una sorta di sportello aperto a tutti dove cittadini più o meno famoso possono vuotare il sacco in pubblica piazza. Ci si sarebbe aspettato, dunque, un clima meno freddo di quello messo in scena nella prima puntata della trasmissione di Rai Uno. Nemmeno la scenografia aiuta a raggiungere questo obiettivo: il proscenio super moderno non coincide con quello dovrebbe essere agli occhi di un telespettatore una sorta di tribunale della gente.

E sebbene il sempre efficace Marco Liorni debba già destreggiarsi fra fuori programma, interventi che sfociano sulla politica e interventi in esterna che dovrebbero strappare un sorriso, a complicare la situazione ci pensa anche un trio di opinionisti in studio che forse non funziona poi così tanto bene assieme (o forse non gli è stato dato lo giusto spazio?): ci riferiamo a Elena Santarelli, che ha quasi fatto scena muta nel corso dell’intera puntata; Mauro Coruzzi, che ha giocato molto provando a buttare tutto in caciara fra battutine sul colesterolo e il suo peso; e Rita Dalla Chiesa, che è riuscita a dare una svolta alla sua presenza in studio quando si è commossa per la storia di una madre che ha perso il figlio a causa di un incidente nautico.

Tornando al format di Italia Sì, è evidente che ha bisogno di essere modellato ancora molte volte: soprattutto perché si sente la necessità di creare una altalena di emozioni che purtroppo non è stata messa a segno in maniera consona nella puntata d’esordio di Italia Sì.Ma non possiamo biasimare Marco Liorni: resta uno dei più bravi padroni di casa di Rai Uno ma quando si lavora con uno dei budget più striminziti del sabato pomeriggio televisivo… bisogna fare quel che si può. E Liorni può, anzi deve.

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